Alberto Bagnai: La mappa assimetrica del potere europeo

Copia di junker

articolo di Alberto Bagnai su asimmetrie.org (7 FEBBRAIO 2016)
link dell’articolo: http://www.asimmetrie.org/opinions/la-mappa-asimmetrica-del-potere-europeo/

Le recenti prese di posizione del governo italiano nei riguardi della Commissione Europea hanno suscitato reazioni variegate. Alcuni commentatori hanno visto positivamente la fermezza del governo Renzi nel rivendicare parità di condizioni per il nostro paese. Altri, come Wolfgang Munchau su Eurointelligence del 2 febbraio, hanno parlato di un miscuglio di codardia e incompetenza: non ha infatti molto senso ribellarsi all’applicazione di regole che si sono accettate a testa bassa (responsabilità questa, va ricordato, non dell’attuale governo), soprattutto considerando che era chiaro fin dal principio quanto esse sarebbero state penalizzanti per il paese (due esempi fra tutti: l’accettazione del Fiscal compact non temperato dagli Eurobond, e l’accettazione dell’Unione bancaria non temperata da uno schema di assicurazione europea dei depositi). Altri ancora trovano che l’approccio del governo attuale sia velleitario, in quanto prima di affrontare quella che superficialmente viene chiamata “Europa” (cioè la Commissione Europea), bisognerebbe creare una rete di alleanze che consentisse di opporsi alla Germania con un sufficiente potere negoziale. Continua a leggere

La “Tigre Celtica”

img80Si tratta dell’Irlanda, il paese che dopo un periodo di dura austerità e di memorandum “rinasce dalle ceneri”, come questi giorni di campagna elettorale in Grecia ripetono i candidati per spiegare che esiste una uscita dalla crisi con le politiche dei memorandum. La “Tigre Celtica” diventa l’esempio da seguire, sostiene il quotidiano greco To Vima ricordando che l’Irlanda cresce con ritmi che superano il 5%.
Una crescita spiega in un suo reportage To Vima, che induce il governo ad una politica di incentivazione del rientro dei concittadini che durante il periodo di crisi hanno cercato lavoro all’estero.

Ma i trionfalismi si scontrano con la dura realtà, come risulta da una recente ricerca di Deuthce Welle dalla quale si può comprendere, che mentre l’economia cresce, gli uomini continuano a vivere le conseguenze della crisi. Continua a leggere

Di fronte al dilemma euro o democrazia, Io scelgo la democrazia!

zoi1Il presidente del Parlamento greco Zoi Konstantopoulou ex rappresentante di rilievo di Syriza risponde con chiarezza: “Se il dilemma è euro o democrazia, Io scelgo la democrazia”.

In una sua intervista alla televisione SKY greca, Zoi Konstantopoulou ha sottolineato il ruolo dei partner europei come “ricattatori” aggiungendo che la questione centrale che si pone oggi per la sopravvivenza dell’Unione Europea è la “continua violazione delle fondamentali  regole democratiche”. L’Europa non può continuare a non rispettare la sovranità dei suoi stati membri ha aggiunto il presidente del Parlamento greco e ha aggiunto:“I rappresentanti dell’UE hanno detto ai greci che devono sottomettersi in un accordo di schiavitù, hanno chiesto che il popolo greco debba dimenticare la democrazia e infine, hanno dichiarato che in Grecia non esiste un Parlamento chiedendo in sostanza il suo timbro…” Continua a leggere

Draghi e la finanza marziana. Articolo di Giuseppe Masala al Megachip.Globalist

Copia di draghifinanza“Il Venerabile Mario crede che le differenze dentro l’Europa siano piccole imperfezioni facili da piallare con la finanza. L’incompetenza al potere ci sta portando alla catastrofe.”

Redazione
giovedì 3 settembre 2015 17:50
di Giuseppe Masala.

Leggo e rileggo la sconcertante dichiarazione di Mario Draghi in merito alla situazione europea: «Le imperfezioni della nostra unione sono fonte di instabilità». Dietro questa frase vi è la totale assenza di coscienza dei problemi dell’unione monetaria e più in generale dell’Unione Europea. Continua a leggere